
“Puntiamo sulle rinnovabili e sull’efficienza energetica, i cambiamenti climatici causati dalle fossili stanno uccidendo il pianeta”
L’emendamento prevede:
1)la definizione entro 18 mesi di un Piano che dovrà definire le aree idonee e inidonee per le attività connesse agli idrocarburi;
-Permessi di Ricerca già vigenti;
-Permessi di Prospezione già vigenti;
-Istanze di permessi di ricerca;
-Istanze di permessi di prospezione.
c)Per le concessioni di coltivazione e le istanze di nuove concessioni di coltivazione, sulle quali non si poteva intervenire direttamente per via del legittimo affidamento e i rischi di cause in quanto si trattava di titoli già rilasciati, si prevede comunque che non siano possibili richieste di proroga qualora il Piano le situi in aree non idonee.
d)nelle aree che il piano indicherà come inidonee i permessi di ricerca e di prospezione e tutte le istanze per nuovi permessi saranno revocati. In quelle giudicate idonee i procedimenti riprenderanno.
e)Il Piano farà la Valutazione Ambientale Strategica garantendo la partecipazione di enti pubblici, associazioni e cittadini che potranno presentare osservazioni.
f)le attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi non saranno più di pubblica utilità;
-n.1 istanze di permesso di ricerca (Corropoli).
Leconcessioni di coltivazione già vigenti in mare non avranno conseguenze, almeno fino alla definizione del Piano.
–n.1 istanza di permesso di prospezione (codice: D1B.P-.SP).
Anche in questo caso leconcessioni di coltivazione già vigenti in mare non avranno conseguenze, almeno fino alla definizione del Piano.
Finalmente grazie all’azione del M5S si porrà ordine ad un settore dove i petrolieri facevano il bello e il cattivo tempo. Prevedere un Piano è un fatto di civiltà, perché permette di avere quel quadro d’insieme indispensabile per decidere in maniera consapevole. Ad esempio, quante aree d’interesse per le falde idropotabili sono interessate da titoli minerari o da richieste? Quante aree sismiche? Finora si decideva volta per volta, istanza per istanza, senza avere queste informazioni fondamentali. In ogni caso la questione sempre più impellente dei cambiamenti climatici impone quanto prima l’abbandono delle fonti fossili il cui uso sta uccidendo il Pianeta. Abbiamo già le tecnologie per sostituirle, dalle rinnovabili all’efficienza energetica. Sono già il presente e domineranno il futuro. Chi pensa di difendere le fossili fa una battaglia di retroguardia contro salute e diritti delle future generazioni e anche contro l’economia del paese.

