Il 7 Maggio, il VicePresidente Delrio, è venuto a riferire in aula circa l’alluvione avvenuta nella mia Regione, le Marche, il 3 Maggio scorso.
Come vi avevamo promesso in aula (qui il video dell’intervento) abbiamo presentato una mozione, con la speranza che possa essere discussa in aula come già successo per tutte le altre regioni alluvionate.
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QUI potete trovare tutto il testo della Mozione presentata, in particolare  qui di seguito gli impegni che chiediamo al Governo:

ad assumere iniziative per attivare, in tempi rapidi, delle linee di credito per la concessione di contributi per la riparazione, il ripristino o la ricostruzione degli immobili di edilizia abitativa e ad uso produttivo danneggiati dall’evento alluvionale, in relazione al danno effettivamente subito, in misura adeguata e sufficiente a coprire integralmente le spese sostenute;

– ad assumere iniziative per prevedere risarcimenti anche per i danni opportunamente accertati e stimati subiti per i beni mobili e per il ripristino delle scorte andate distrutte o per il ristoro di danni derivanti dalla perdita di beni mobili strumentali all’esercizio delle attività;
ad adottare iniziative per garantire gli ammortizzatori sociali ai lavoratori costretti all’inattività a causa degli eventi alluvionali e disporre una moratoria sul pagamento dei contributi a favore dei datori di lavoro;

– ad assumere iniziative finalizzate ad escludere dal patto di stabilità interno relativo agli anni 2014 e 2015 le risorse provenienti dallo Stato e le relative spese di parte corrente e in conto capitale sostenute dalla regione, dalla provincia e dai comuni, nonché le risorse proprie di tali enti impiegate per far fronte all’emergenza alluvionale, alle conseguenti opere di ripristino e ad opere di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico;

– a far rientrare le misure e gli interventi da mettere in atto nella logica multidisciplinare e sistemica della pianificazione di bacino, coerentemente con quanto previsto dalla direttiva quadro sulle acque (direttiva 2000/60/CE) e dalla direttiva relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni (direttiva 2007/60/CE);

– a far sì che le risorse annualmente destinate dal Governo per il dissesto idrogeologico, prevedano un’adeguata ripartizione tra finanziamento di interventi per la prevenzione e finanziamento di interventi per le emergenze in modo da poter quantificare i finanziamenti in maniera certa e da favorire un graduale passaggio dall’emergenza alla prevenzione;

– a prevedere, nell’utilizzo delle risorse che verranno individuate, meccanismi che favoriscano la delocalizzazione in aree sicure degli edifici costruiti nelle zone colpite dall’alluvione ed evidentemente a rischio idrogeologico;

– ad inviare una relazione alle competenti Commissioni parlamentari su:
a) quale sia lo stato di redazione e conoscenza della popolazione, nei comuni colpiti da eventi calamitosi, dei piani di emergenza in caso di allerta meteo, nonché sull’attendibilità dei piani di evacuazione e prima accoglienza;
b) quale sia lo stato di implementazione della rete del sistema di allertamento nazionale, con particolare riferimento alle metodologie tecnico – scientifiche attualmente impiegate dai singoli centri funzionali regionali in relazione alle capacità di prevedere, monitorare e gestire le situazioni emergenziali relative al rischio idrogeologico ed idraulico;

– ad assumere iniziative normative per vincolare i proventi degli oneri di urbanizzazione esclusivamente alla realizzazione di strutture e infrastrutture in loco, alla mitigazione del rischio idrogeologico o alla realizzazione di misure compensative per ottenere invarianza idraulica. 

Patrizia Terzoni

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