Lotteremo per far spendere i 248 milioni per sostenere l’economia del cratere.

Il comunicato di Pieroni sui fondi del Sisma e sulla sentenza del TAR che ha reputato formalmente legittima solo una delle plurime delibere di Giunta Regionale di assegnazione dei fondi europei FESR ha un tale carico di insolenza e aggressività che basta da solo a qualificarlo sufficientemente.

Evidentemente a Pieroni ancora brucia, giusto per rimanere in tema di correttezza amministrativa, essere stato costretto dal dossier del M5S a dover cassare oltre un centinaio di progetti modificando la delibera “principe” dell’azione della Giunta, del valore di un paio di miliardi di euro, che varava il Patto per la Ricostruzione e Sviluppo.

Di questo Pieroni non parla e il dossier del M5S già solo per questo ha colto pesantemente nel segno affondando uno degli atti della Giunta Ceriscioli più rilevanti, quello che voleva disegnare un quadro miliardario di interventi che avrebbe influenzato la vita dei marchigiani per i prossimi 10 anni. Invece sui Fondi FESR quella della Giunta Regionale è una vittoria di Pirro visto che il TAR dice espressamente di non poter entrare nel merito del contenuto della Deliberazione 20 sui fondi del turismo. Cioè non può dire se è legittimo o meno, ad esempio, dedicare 2 secondi, 5 secondi o 24 secondi su 30 degli spot turistici alle aree terremotate (sono pochissimi, ndr) pur utilizzando fondi arrivati proprio per far rinascere quelle aree dal punto di vista economico.

Il TAR non giudica le scelte di marketing ma solo il formalismo del procedimento amministrativo che ha ritenuto corretto, peraltro valutando esclusivamente il peso di specifiche censure avanzate dagli avvocati. Visto che sono stati i comitati ad impugnare del tutto autonomamente, non sappiamo neanche quale sia stata la loro strategia difensiva dal punto di vista giuridico. In ogni caso anche sui fondi del turismo quelle fatte dalla Giunta Ceriscioli rimangono scelte politicamente dissennate perché tolgono risorse al cratere che ne ha un bisogno disperato. Continuiamo a ritenere che altre delibere regionali entrate nei nostri dossier con decine di milioni di euro andati fuori cratere, a partire da quelle sull’assegnazione dei fondi nell’edilizia sanitaria, universitaria e degli edifici strategici contengano maggiori criticità sia sotto l’aspetto sostanziale che formale in quanto manca del tutto un’istruttoria volta a censire eventuali edifici da finanziare negli 87 comuni e a definire una graduatoria, visto che questi fondi, come scritto nei documenti regionali FESR, avrebbero dovuto essere assegnati con priorità alle aree del cratere. Solo dopo potevano andare in comuni non colpiti dal sisma. Ora, senza verificare l’esistenza di edifici bisognosi di intervento nel cratere, come si fa a passare a finanziare quelli fuori soddisfando così il criterio della priorità?

Continueremo quindi a stare accanto ai cittadini e ai comuni colpiti dal Sisma 2016 e a lottare affinché i 248 milioni di euro attivati dall’Europa e dallo Stato per sostenere l’economia del cratere siano effettivamente spesi prioritariamente per risollevare concretamente quei territori.