
Indesit e J&P Industries. Due storie diverse che preoccupano allo stesso modo. Da una parte la vendita del marchio più prestigioso della famiglia Merloni al colosso americano, dall’altra una guerra di carte tra la nuova proprietà e le banche. In entrambi i casi però nell’occhio del ciclone restano le persone, le famiglie, travolte da un turbine di notizie e smentite, rassicurazioni e voci allarmanti.
In questo clima ci si aspetterebbe interventi decisi e un’azione di controllo e di vigilanza da parte del Governo e dei Ministeri competenti. Invece tutto tace. Solo una voce si è alzata sulla vicenda Indesit ed è stata quella del Presidente del Consiglio che in un’intervista al Corriere della Sera si è vantato di essere stato decisivo nel raggiungimento dell’accordo con Whirlpool. Nell’intervista Renzi a proposito del capitale estero che viene a fare shopping in Italia dice che “Il punto non è il passaporto, ma il piano industriale. Se hanno soldi e idee per creare posti di lavoro, gli imprenditori stranieri in Italia sono i benvenuti”. Bene Signor Presidente, sarebbe interessante conoscere quale piano industriale la Whirlpool ha presentato per convincerla così tanto della bontà della proposta di acquisto e sarebbe magari giusto far sapere alle migliaia di famiglie coinvolte quali garanzie a livello occupazionale sono state date. Perché, vede, a dicembre si è conclusa dopo mesi la vertenza Indesit con la firma dell’accordo siglato tra proprietà, sindacati e Governo. In quell’accordo ci sono degli impegni che la proprietà ha preso in termini di investimenti, riorganizzazione e garanzie per i lavoratori. Già a dicembre 2013 avevo commentato il raggiungimento dell’accordo chiedendo quali garanzie ci fossero riguardo alla continuità del piano appena siglato nel caso in cui l’azienda fosse stata venduta. Ora questa domanda la pongo direttamente alla Presidenza del Consiglio e ai Ministri del Lavoro e dello Sviluppo Economico.
Infatti a inizio settimana ho depositato due interrogazioni: una per la Indesit e una per la J&P Industries. Nella prima chiedo appunto se è possibile conoscere il piano industriale della Whirlpool che solo Renzi sembra conoscere, così magari ci tranquillizziamo anche noi. Nella seconda chiedo invece che venga aperto al più presto un tavolo ufficiale di lavoro e confronto per tentare di risolvere la situazione di incertezza che sta allontanando gli ordini mettendo a rischio non solo i 700 posti di lavoro direttamente coinvolti ma anche i dodicimila di tutto l’indotto. Apprendiamo proprio oggi che finalmente il Governo sembra essersi risvegliato dal torpore e ha indetto per martedì 29 un incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico per trattare la questione J&P. Sono passati oltre due mesi dalla sentenza della Corte di Appello di Ancona che ha annullato l’atto di vendita della ex Ardo e il silenzio che è calato dal Governo è stato imbarazzante così come è stato imbarazzante leggere le parole di Renzi: “La vendita della Indesit la considero un’operazione fantastica”.
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