
DI BUONE NOTIZIE NON CE NE SONO.
Inizia così la seconda parte dell’articolo pubblicato pochi giorni fa (20 novembre) sul sito de ilfattoquotidiano.it. L’articolo ha il titolo “Inquinamento da ozono, Italia maglia nera d’Europa: 3400 morti ogni anno”.
– Tremila quattrocento morti ogni anno in Italia a causa dell’inquinamento da Ozono. Un palazzetto dello sport pieno di persone
– 64 mila decessi a causa delle polveri sottili che ci posizione in Europa subito dopo la Germania
– 400 mila morti premature in Europa (dato 2011) per malattie al cuore, ai polmoni o ictus
– 95% delle persone vive sotto un cielo inquinato
– Le percentuali di sostanze inquinanti superano nella maggior parte delle 400 città analizzate, i livelli ritenuti non sicuri dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
– Guardando la mappa delle concentrazioni di inquinamento atmosferico in Europa l’Italia risulta essere una zona a bollino rosso.
– Per quanto riguarda il monossido di carbonio , le nove stazioni di misura che hanno superato il limite di legge sono tutte nel Belpaese
– In aumento da nord a sud del Paese è il benzopirene, aumentato di oltre un quinto dal 2003 al 2012 e che proviene dall’uso urbano di stufe a legna e centrali a biomasse.
Un colpo allo stomaco.
Sempre 20 novembre, questa volta un articolo uscito sul sito ANSA.it: “In Italia 33.600 siti di amianto” senza i dati di Sicilia e Calabria.
“La presenza di eternit o di cemento-amianto riguarda scuole (che per le Regioni hanno la priorità nei finanziamenti per la bonifica), tetti di edifici anche pubblici, ospedali, case di riposo, aree residenziali e industriali attive o dismesse”
Ci stanno uccidendo. Tutti.
Una sorta di selezione innaturale che può colpire chiunque in qualsiasi momento e in qualsiasi area del paese.
In questi giorni le scene patetiche dei politici si susseguono in televisione, sui giornali e in aula.
Minuti di silenzio per le vittime delle inondazioni, ma nessun soldo stanziato per il rischio idrogeologico mentre miliardi di euro vengono destinati alla grandi opere inutili e dannose proprio per la tenuta idrogeologica del territorio.
Vesti stracciate per la sentenza ETERNIT terminata in Cassazione con la prescrizione che è stata accorciata proprio grazie alle leggi che loro stessi hanno proposto e votato. Nel frattempo alla Camera bocciano un nostro emendamento (prima firma Zolezzi) alla legge di stabilità che prevedeva uno sgravio Irpef del 72% per interventi di rimozione amianto dagli edifici pubblici. Un articolo che avrebbe aiutato consistentemente a rimuovere gran parte delle 32 milioni di tonnellate di fibre di amianto ancor presente sul nostro territorio. Costo? 10 milioni di euro che sarebbero rientrati immediatamente grazie all’aumento del lavoro legato all’attività di smaltimento.
E qui arriva il terzo pugno allo stomaco: l’ amianto causa 5000 vittime l’anno. Il picco arrivera’ tra il 2015 e il 2020: ma certo, è più facile dare una pacca sulle spalle alle povere vittime che fare qualcosa di concreto.
Il MoVimento 5 Stelle ha depositato nel suo primo anno e mezzo di attività parlamentare tutte le proposte di legge necessarie per bloccare questo genocidio:
– legge per l’introduzione del reato di disastro ambientale nel codice penale (tutt’ora fermo al Senato e sotto attacco da parte delle lobbie che vorrebbero svuotare la proposta) che prevede, proprio in un caso come questo contro l’Eternit, una prescrizione di 30 anni (prima firma Micillo)
– la Proposta di legge (prima firma D’Incà) sull’amianto
– legge sulla prescrizione (prima firma Colletti) depositata il 3 giugno 2013; sulla nostra proposta, già a giugno 2014, si era espresso favorevolmente il procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti, definendola l’unica proposta davvero efficace per combattere il problema della prescrizione.
– Diverse proposte di legge e risoluzione per combattere il dissesto idrogeologico (prima firma Segoni)
E poi numerosi emendamenti, mozioni, risoluzioni in grado se approvate di mettere ordine in questo disgraziato paese.
Invece no. Le priorità sono sempre altre. Le persone ci muoiono tra le mani. Siamo costretti a sopportare ogni giorno notizie di amici che ci lasciano all’improvviso.
Ora si parla solo di amianto, come se avessero scoperto solo ieri il problema.
Fino a ieri si parlava di dissesto, ma poi è smesso di piovere e già non se ne parla più.
LE BUONE NOTIZIE CI SONO: SONO LE PROPOSTE DEL MOVIMENTO 5 STELLE.
Ascoltate l’intervento di Carlo Martelli al Senato
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