GUERRA DEI RIFIUTI: NON SOLO DISCARICHE ABUSIVE. LA NUOVA ARMA SONO GLI INCENDI

guerra rifiuti incendiIn molti casi si parla di dolo. In altri di autocombustione. In Campania, dove i roghi sono triste cronaca frequente, si ipotizza la mano dei clan della camorra. Di certo però c’è un numero: 26. Tanti sono gli impianti di riciclo, compostaggio e trattamento meccanico-selezione, depositi e discariche di rifiuti che sono andati a fuoco negli ultimi mesi in Italia. Da Giugliano, a pochi km da Napoli, salendo fino ad Aviano in Friuli, passando per il Cosmari di Tolentino (MC) di cui vi abbiamo parlato soltanto un mese fa, gli incendi hanno toccato quasi tutte le regioni dello Stivale, con Piemonte e Campania a fare da capofila. Uno scenario allarmante, che lascia pochi dubbi: la “guerra” dei rifiuti oggi non si gioca soltanto nelle discariche abusive, ma ha il fuoco come filo conduttore. Come Movimento 5 Stelle, non abbiamo più intenzione di stare a guardare. Stefano Vignaroli, vice presidente della Commissione d’inchiesta sul ciclo illecito dei rifiuti porterà all’ attenzione della Commissione un dossier per verificare se esiste un nesso che lega questi incendi e l’eventuale dolo oppure si tratta di semplici incidenti. Che sui rifiuti è in atto una guerra oscena è sotto gli occhi di tutti: parliamo infatti di materie che potrebbero essere riciclate e inviate a compostaggio, ma per sporchi interessi trovano altre strade come la combustione o il seppellimento, danneggiando oltre che la salute umana anche l’economia virtuosa.

Qui sotto, per non dimenticare, l’elenco dei “falò” legati ai rifiuti che hanno attraversato l’Italia negli ultimi mesi.

– 18 marzo 2015: incendio alla ditta TRANSISTOR srl di Torino, della galassia di Libera, che si occupa di smaltimento di rifiuti elettronici

– 12 aprile 2015: incendio doloso alla FARID INDUSTRIE spa di Vinovo (TO)

– 24 aprile 2015: incendio alla ex PUBLIREC (ora AMIAT) di Collegno (TO)

– 28 maggio 2015: a Pontendera (PI) vanno a fuoco in un incendio doloso 70.000 pneumatici depositati presso l’impianto Mansider .

– 2 giugno 2015: a Perugia va a fuoco l’area adibita allo stoccaggio e riciclo del legno dell’impianto della Genesu .

– 2 giugno 2015 a Roma sulla Salaria va in fiamme l’impianto di trattamento meccanico biologico di Ama Spa.

– 4 giugno 2015: incendio alla CMT di La Loggia (TO).

– 5 Giugno 2015: ad Este (Padova) incendio nell’impianto di compostaggio Sesa uno dei più grandi d’Italia.

– 8 giugno 2015: incendio al deposito di rifiuti urbani Iren al Cornocchio alle porte di Parma.

– 29 giugno 2015: a Chieti si è registrato il rogo della discarica di Chieti. Insieme ai rifiuti sono andati in fumo anche i documenti utili a inchieste sulla ‘Terra dei Fuochi’ campani e l’inceneritore di Acerra in quanto questa discarica era collegata alla gestione dei rifiuti della Campania.

– In Campania a Giugliano dall’1 giugno sono andate a fuoco 4 discariche su 5 gestite dal Commissario. Con il forte sospetto che dietro questi roghi ci sia la mano dei clan . In ballo ci sono le bonifiche di questi terreni inquinati della ‘Terra dei Fuochi’.

– 10 luglio 2015: incendio all’impianto Cosmari di Tolentino (Macerata) con rogo di materie plastiche e allarme diossina. E’ stata aperta una indagine per disastro ambientale.

– 10 luglio 2015: a Limbiate sempre nel milanese, era andato a fuoco in un incendio doloso un impianto di trattamento rifiuti.

– 13 luglio 2015: Si sviluppa un rogo nell’area di stoccaggio rifiuti della discarica di Marianna Mantovana (Mantova).

– 13 luglio 2015: incendio in provincia di Cuneo nel deposito della ROSSO srl di Fossano; il materiale era destinato allo smaltimento.

– 13 luglio 2015: incendio a Settimo Torinese (TO) in deposito di materiale plastico.

– 18 luglio 2015: Incendio alla Green Asm di Nera Montoro (Terni)”.

– 20 luglio 2015: incendio presso il deposito del consorzio per i rifiuti COVAR 14 di Carignano (TO).

– 2 agosto 2015: ad Aviano (Pordenone) va a fuoco l’ impianto Snua. ). L’incendio ha mandato in fumo plastica da riciclare. Si è trattato del secondo rogo in pochi mesi in questo impianto di trattamento rifiuti e compostaggio.

– 9 agosto 2015: a fuoco la discarica di Gaggio Montano (Bo) gestita da Cosea, che è l’unica società di servizi ambientali non inglobata ad Hera nel bolognese. I tecnici parlano di autocombustione.

 

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