Come affermato nel mio discorso odierno in aula, le terre colpite richiedono la normalità. Che sia la  quotidianità del proprio centro storico, del proprio bar, della propria scuola.

Questa energia si scontra però, spesso e volentieri si scontra con la realtà della politica, e della lentezza burocratica, e si trasforma in frustrazione, perché sembra remare contro a quel ritorno alla normalità

Oggi però modifichiamo la rotta, oggi cerchiamo di tornare alla normalità, ascoltando la voce di quei territori dopo un lavoro intenso, fatto i, concertazione con tutti i soggetti coinvolti. E questo ascolto ha consentito di evidenziare le criticità e i problemi, ma anche le possibili soluzioni.

Posso affermare che questo decreto dà risposte ai cittadini terremotati da nord a sud della penisola. Sono abbastanza realista da sapere che non sarà probabilmente la soluzione ultima e definitiva dei problemi dei cittadini colpiti dal sisma, ma sarà segnerà sicuramente l’avvio di un percorso virtuoso e decisivo in questa direzione

Oggi, con il passaggio all’unanimità del DL Sisma, diamo finalmente una sterzata al processo di ricostruzione delle aree terremotate. Proviamo a far compiere un ulteriore passo verso la normalità a tante comunità e territori che l’hanno persa a causa delle scosse.  Tutto questo è il risultato di un lavoro intenso, frutto sia dell’ascolto delle istanze territoriali, che della messa a punto di un provvedimento che ha ampliato la portata del decreto varato dal Consiglio dei Ministri. Ricostruzione più celere, aumento dei fondi, sburocratizzazione, sostegno alla ripresa economica e sociale: questi gli ingredienti per ripartire, oltre alla garanzia da parte nostra di continuare a lavorare senza sosta in questa direzione.

Le novità sono tante, e riguardano i cittadini, le imprese, i tecnici e le amministrazioni locali.

Vediamo di riassumerle per punti, e dare la portata dell’ampiezza  e dell’importanza del provvedimento.

 – L’abbattimento della busta paga pesante del 60% (il restante rateizzato in 10 anni)

Per chi ha scelto, invece, di non percepire la busta paga pesante sarà emanata una circolare dell’Inps che conterà’ le modalità per avere il rimborso del 60% di quanto versato.

  • eliminazione dell’Imu sugli immobili inagibili, che vengono anche esclusi dal computo per l’Isee
  • estensione della misura ‘Resto al sud’ alle zone del cratere con contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati per attivita’ imprenditoriali under 46, ma senza limiti di eta’ per i Comuni maggiormente colpiti
  • contributi a fondo perduto e mutui a tasso zero in favore delle imprese agricole nei Comuni del cratere
  • l’accelerazione delle pratiche per la ricostruzione privata attraverso autocertificazione dei professionisti
  • l’istituzione di programmi regionali straordinari di ricostruzione per i territori maggiormente colpiti
  • anticipazioni del 50% dei compensi dei professionisti e costituzione di un fondo di rotazione
  • proroga dei mutui degli enti locali fino al 2021
  • possibilita’ per i piccoli Comuni di scegliere segretari di classe superiore

Il provvedimento destina poi 27 milioni di euro per interventi straordinari fino ad un massimo di 200 mila euro nei Comuni terremotati fino a 30 mila abitanti; attenzione quindi agli enti locali, prorogando i mutui fino al 2021 è finanziato con 27 milioni di euro (dei risparmi della Camera) gli interventi straordinari fino ad un massimo di 200.000€ nei comuni del cratere sismico fino a 30.000 abitanti, da effettuare entro un anno dallo stanziamento. La misura si aggiungerà allo stanziamento di 5 milioni di euro già previsto nello Sblocca-Cantieri per le infrastrutture comunali da dividere per ogni città più grande di 30mila abitanti (cioè Rieti, Ascoli, Spoleto, Teramo, Fabriano, Macerata)”

50 milioni di euro destinati  allo sviluppo economico e imprenditoriale del territori colpiti per contratti di sviluppo volti a adeguare, riqualificare e sviluppare aree di localizzazione produttiva, per attività e programmi di promozione turistica e culturale, attività’ di ricerca, innovazione tecnologica e alta formazione, per interventi per il sostegno delle attività imprenditoriali, interventi per l’accesso al credito anche per piccole e micro imprese, interventi di connettività anche attraverso la banda larga.

Viene esteso il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese per ulteriori 3 anni, comprese le imprese dell’agroalimentare per importi garantiti fino a 2,5 milioni. Sul fronte della scuola, proroga per gli anni scolastici 2020-2021 e 2021-2022 delle deroghe per la composizione delle classi e la possibilità di avere piu’ personale. Sono inoltre stanziati 2 milioni di euro per personale tecnico amministrativo con possibilità di utilizzo anche di personale delle aziende in house.

Per il personale viene istituito un tavolo presso il Ministero della Funzione pubblica per preservare le professionalità’ che da anni lavorano per le emergenze sismiche (L’Aquila, Emilia, Centro Italia) con la prospettiva di una graduale stabilizzazione.