Il provvedimento, approvato dal Senato, è volto a introdurre misure immediatamente efficaci, di durata temporanea, dirette a sostenere la genitorialità, per riordinare, semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l’assegno unico e universale

Il provvedimento all’esame rappresenta quindi uno strumento temporaneo per consentire l’erogazione di un assegno per i figli a carico già a partire dal mese in corso, in attesa dell’adozione dei decreti legislativi attuativi della legge n. 46 del 2021, che ha introdotto l’assegno unico universale.

Il decreto-legge in oggetto è costituito da nove articoli e da un Allegato.

Il nucleo centrale è costituito dalle disposizioni recate dagli articoli da 1 a 4, che introducono un assegno temporaneo, per il periodo 1° luglio 2021 al 31 dicembre 2021, in favore dei nuclei familiari che, in ragione dei profili soggettivi dei relativi componenti, non rientrino nell’ambito di applicazione dell’istituto dell’assegno per il nucleo familiare.

Ferma restando tale condizione, che costituisce il presupposto necessario, l’assegno temporaneo è riconosciuto qualora il richiedente possegga tutti i requisiti di cui all’articolo 1: cittadinanza, residenza e soggiorno, nonché i requisiti relativi alla condizione economica della famiglia attestati dall’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE). Come si legge nella relazione di accompagnamento al provvedimento in esame, la platea di beneficiari dell’assegno è stimata in circa 1,8 milioni di famiglie, nelle quali sono presenti circa 2,7 milioni di figli minori.

Per quanto concerne la determinazione della misura dell’assegno spettante con riferimento a ciascun figlio minore e a carico, l’importo mensile varia sia in relazione alla fascia di importo dell’ISEE, sia in relazione al numero di figli minori presenti nel nucleo familiare.

Inoltre, l’importo mensile è maggiorato di 50 euro per ciascun figlio minore con disabilità riconosciuta ai sensi della normativa vigente.

Come si evince dalla relazione illustrativa, il beneficio medio riferibile alla misura per il periodo che va dal 1° luglio 2021 al 31 dicembre 2021 è pari a 1.056 euro per nucleo e 674 euro per figlio. Il beneficio è riconosciuto dall’INPS, nel rispetto di un limite massimo complessivo di spesa pari a 1.580 milioni di euro per il 2021.

La domanda va presentata in modalità telematica all’INPS.. Il beneficio spetta a decorrere dal mese di presentazione della domanda stessa.

Per le domande presentate entro il 30 settembre 2021, sono corrisposte le mensilità arretrate a partire dal mese di luglio 2021. .

 

La ministra per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti spiega che la legge n. 46 è entrata in vigore il 21 aprile 2021 e che, pertanto, non sarebbe stato possibile adottare in via definitiva i provvedimenti attuativi entro il successivo 1° luglio. Si è deciso, pertanto, di utilizzare nel frattempo lo strumento del decreto-legge, anche al fine di dare risposte concrete per riattivare la fiducia delle famiglie dopo l’emergenza sanitaria.
  

Nel ribadire che le misure di carattere economico non esauriscono gli interventi di sostegno, segnala che si è ritenuto importante, anche attraverso una valutazione di carattere tecnica e un confronto tra le forze di maggioranza, procedere in maniera tempestiva all’erogazione dell’assegno per i figli a carico.

Finora vi sono state circa 150.000 richieste al riguardo ed è in corso di predisposizione una opportuna campagna informativa in merito.

Per quanto concerne l’erogazione dell’assegno a coloro che non sono cittadini italiani, la ministra  precisa che si è tenuto conto della necessità di un adeguamento alla normativa dell’Unione europea. Nel confermare l’impegno condiviso dal Governo e dalle forze parlamentari, sia di maggioranza che di opposizione, nell’assicurare al massimo grado il principio di universalità, pone in evidenza il fatto che secondo i dati forniti dall’Istat, quasi la metà dei minori vive in famiglie con un livello di ISEE inferiore a 10.000 euro e un altro 30 per cento di essi può contare su un assegno mensile pari a una cifra compresa tra 135 e 72 euro.

Solo il 2,6 per cento dei minori vive in famiglie con un livello ISEE superiore ai 50.000 euro e, pertanto, non ha diritto all’intervento di sostegno previsto dal provvedimento in esame. Infine la Bonetti ribadisce che per l’annualità in corso non è previsto nessun intervento sulle detrazioni fiscali e che pertanto, ove concesso, l’assegno è sicuramente aggiuntivo rispetto alle misure vigenti.