
Il PD è il partito dei prodigi, ma ora si sta superando ogni impresa possibile. Il carrozzone a guida Matteo Renzi sta riuscendo nell’ardua sfida di fare il dottor Jekyll e Mr. Hyde anche in tema di trivellazioni. Da una parte c’è il canto gregoriano di esponenti nazionali e presidenti di regione i quali, in coro, annunciano l’intenzione di vender cara la pelle di fronte all’eventualità di mari “groviera” e sospingono un referendum che porti all’abrogazione immediata delle norme relative ai permessi per le prospezioni. Dall’altra però sono loro stessi a spianare la strada alle trivelle con valutazioni di impatto ambientale piuttosto soft e quasi mai avverse. Le Marche non fanno eccezione: il presidente Luca Ceriscioli adesso pigia l’acceleratore della campagna referendaria, ma lo scorso 15 luglio ha dato “disco verde” alle due piattaforme Bianca e Luisella a poche miglia dalla “sua” Pesaro: un gioco delle tre carte in salsa “dem” a cui siamo abituati. ll referendum incalzato dal PD in fatti è fatto proprio da 8 regioni le quali, escluso il Veneto di Luca Zaia, sono tutte a guida democratica. Consapevoli che con meno della metà delle regioni coinvolte e con un solo quesito referendario sul piatto sarà assai difficile scollinare oltre il quorum, ecco che quello del PD sembra essere il verso del cane che abbaia ma a mordere non ci pensa nemmeno. Un trabocchetto in piena regola: se il referendum fallirà, la responsabilità verrà scaricata sui cittadini. Uno stratagemma che cade a puntino: pompare al massimo questa campagna soffoca sul nascere ogni idea relativa ad altre iniziative possibili per arginare il fenomeno prospezioni. Noi a questi giochetti non ci stiamo, e li smaschereremo tutti. Come M5S daremo il nostro sostegno al referendum e cercheremo di informare i cittadini in modo preciso, incalzante e mirato. E’ giusto che decisioni di questa delicatezza spettino a loro, i quali non meritano i sotterfugi e i furbi escamotage di marca PD. Il nostro mare non va svenduto, Renzi se ne faccia una ragione.
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2 thoughts on “TRIVELLE: SUL REFERENDUM IL PD FA IL DOPPIO GIOCO. LO APPOGGIA SPERANDO CHE FALLISCA”