Quando il denaro langue e la morsa tentacolare di un bilancio da approvare stringe, il Partito Democratico va avanti sempre sulla stessa falsariga e fa calare la mannaia dei tagli sui fondi destinati alle politiche ambientali. Ciò che fa il governo Renzi a Roma è speculare a quanto fanno le amministrazioni regionali a guida “Dem”, come nel caso delle Marche. Nell’assestamento di bilancio approvato dalla giunta Ceriscioli ci sono solo 1,2 milioni destinati al sistema regionale parchi e riserve, a fronte di spese incomprimibili stimate nell’ordine di 2,1 milioni. In parole povere, se domani il consiglio regionale darà disco verde a quanto deliberato dalla giunta, l’intero sistema marchigiano delle aree protette salterà in aria. E diversi enti-parco, giocoforza, chiuderanno bottega. Che la situazione delle casse regionali non sia florida ne siamo consci, ma questo sistematico maltrattamento finanziario per tutto ciò che riguarda l’ambiente è semplicemente inaccettabile, e come Movimento 5 Stelle non ci stiamo. L’alleanza delle associazioni ambientaliste marchigiane ha rivolto un accorato appello ai consiglieri regionali perché rivedano le scelte fatte da Ceriscioli e dalla sua squadra:  il nostro sostegno è e sarà totale. I parchi marchigiani sono una porzione fondante del nostro territorio, oltre a rappresentare un volano decisivo per il turismo e a dare lavoro a tanti marchigiani che dai primi mesi del 2016 rischiano di finire a spasso. Non si tratta soltanto spese: sono investimenti, anche sull’educazione ambientale dei più giovani. Il PD deve capire che la voce “ambiente” non è né un pungiball da colpire ripetutamente né un serbatoio da svuotare. Se Ceriscioli vuole una regione Marche senza parchi, il nostro “no” è netto e faremo di tutto per stoppare questo gioco al massacro.

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