ISDE: PESTICIDI, PRATICHE AGRICOLE, AMBIENTE E SALUTE

In Italia si utilizzano molti più prodotti pesticidi che nel resto dei paesi europei.

Questo sia in termini di valore assoluto che in termini di quantità per superficie coltivata.

Nel 2006 sono stati distribuiti

in Italia  86.145 tonnellate di pesticidi 

in Francia 71.612 tonnellate  

in Germania 31.819 tonnellate 

Nel rapporto dell’ISDE vengono sottolineati diversi aspetti che fanno dei pesticidi delle sostanze particolarmente pericolose per l’ambiente e per l’uomo. Dalla persistenza, ossia la capacità di rimanere nell’ambiente mantenendo tutte le caratteristiche che li contraddistinguono, al bioaccumulo, ossia la capacità di penetrare negli organismi e di accumularsi negli stessi entrando a far parte della catena alimentare. Quest’ultimo fenomeno è particolarmente pericoloso per i bambini soprattutto durante la gravidanza e l’allattamento.

Nella relazione dell’ISDE vengono riportati dati che derivano da studi e analisi condotte da enti qualificati quali l’ISPRA ( Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale), OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e l’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare). Quest’ultimo in particolare ha evidenziato come i pesticidi siano purtroppo presenti nei cibi che ingeriamo tutti i giorni. In Italia in un pasto completo si trovano mediamente 8-13 pesticidi con punte massime che toccano addirittura i 91 pesticidi ! In generale nel 2013 ha pubblicato un rapporto sul monitoraggio dei pesticidi negli alimenti dal quale si apprende che:

–         L’1.6% dei campioni presenta concentrazioni di alcuni pesticidi superiori al massimo consentito

–         Nel 47.7% dei campioni sono stati riscontrati pesticidi in quantità inferiori ai limite di legge

–         Nel 26.6% dei campioni è stata rilevata la presenza di miscele con più pesticidi: un valore in aumento negli ultimi anni.

–         Nel 13.3% dei campioni di care è stata rilevata la presenza di DDT, vietato in Europa da oltre 30 anni

Gli effetti negativi dell’uso massiccio dei pesticidi si ripercuotono anche sulla biodiversità con documentata perdita di specie animali e vegetali in vaste aree del Paese.

Infine ci sono gli effetti sull’uomo.

L’ISDE segnala che “una mole crescente di evidenze scientifiche documenta che l’esposizione cronica ai pesticidi può essere all’origine di alterazioni a carico di svariate strutture dell’organismo umano”.

L’elenco dei tessuti colpiti è drammaticamente lungo: sistema nervoso, endocrino, immunitario, riproduttivo, renale, cardiovascolare e respiratorio.

L’AHS, agricoltural health study, ha evidenziato che sono significative le correlazioni tra esposizione alle principali categorie di pesticidi (insetticidi, erbicidi, fungicidi) e insorgenza di malattie tumorali alla mammella, prostata, polmone, cervello, colon retto, testicolo, pancreas, esofago, stomaco, oltre a melanoma e linfoma non Hodkings. Quel che è più grave è che anche nei familiari degli imprenditori agricoli, quindi anche nei bambini, si registra un aumento delle incidenze delle malattie tumorali.

Ma non solo le malattie tumorali ad essere collegate all’uso dei pesticidi. Ci sono anche altre patologie quali: diabete, obesità, patologie cardiovascolari, disordini riproduttivi,  malformazioni congenite, difetti di sviluppo, malattie endocrine e patologie renali.

Come anche io ho già avuto modo di sottolineare, l’ISDE si interroga anche sui possibili effetti del TTIP che potrebbe provocare nel nostro continente una completa liberalizzazione nell’uso dei pesticidi seguendo il modello già esistente in America dove non esiste il principio di precauzione.

Eppure le direttive europee parlano chiaro.

La Direttiva 91/441/CEE afferma che un pesticida può essere autorizzato soltanto se “non ha effetti nocivi, in maniera diretta o indiretta, sulla salute dell’uomo o degli animali”.

La Direttiva 2009/128/CEE all’articolo 7 dice che “gli stati membri adottano misure volte a informare la popolazione e a promuove e agevola i programmi di informazione e di sensibilizzazione e la disponibilità di un’informazione accurata ed equilibrata sui pesticidi per la popolazione, in particolare sui rischi e i potenziali effetti acuti e cronici per la salute umana, gli organismi non bersaglio e l’ambiente che comporta il loro impiego, e sull’utilizzo di alternative non chimiche”.

Nel rapporto dell’ISDE si legge anche che le legittime inquietudini espresse dai cittadini vengono minimizzate dall’industria chimica e ai suoi rappresentanti nelle sedi istituzionali, facendo uso di argomentazioni pretestuose basate su una presunta “insufficienza di prove” della tossicità ambientale e sanitaria dei pesticidi.

Tutto quanto esposto dall’ISDE ho avuto la fortuna e il piacere di ascoltarlo a Fabriano durante un seminario organizzato dal mio gruppo locale, il MoVimento 5 Stelle Fabriano, al quale hanno partecipato il Pofessore Fabio Taffetani dell’Università Politecnica delle Marche, Il dottore Isde Beghini, il presidente di NOGM Trinca e il giornalista e rappresentante del movimento NOTTIP ITALIA Zoratti.

Sta a tutti noi divulgare le informazioni e fare pressione sulle amministrazioni locali affinchè venga vietato l’uso dei pesticidi almeno nelle operazioni extra agricole. Ora la nostra voce grazie all’ISDE potrà avere ancora maggiore forza !

 

[button color=”red” size=”big” link=”http://www.sanita.ilsole24ore.com/pdf2010/Sanita2/_Oggetti_Correlati/Documenti/Dibattiti-e-Idee/PESTICIDI.pdf?uuid=70c47934-cbd4-11e4-83cb-3362e3086060″ ]TESTO RELAZIONE COMPLETA ISDE[/button]

[box type=”note” ]RACCOMANDAZIONI

Alla luce delle informazioni e degli orientamenti illustrati, ISDE Italia raccomanda quanto segue:

• Livello delle Istituzioni pubbliche

– Esigere il rigoroso rispetto di quanto disposto nel Decreto legislativo del 14 agosto 2012, relativo all’uso sostenibile dei pesticidi, esercitando adeguata azione di vigilanza (ie: tempestiva informazione alla popolazione, rispetto delle fasce di protezione, rispetto della calendarizzazione dei trattamenti, rispetto delle procedure mirate al contenimento dei fenomeni di deriva, ecc.).

– Bandire dai suoli pubblici qualunque tipologia di diserbanti e pesticidi.

– Istituire diete biologiche per scuole, asili e altri contesti di ristorazione collettiva sia del settore pubblico siadel settore privato.

• Livello individuale e famigliare

– Privilegiare il consumo di alimenti da agricoltura biologica/biodinamica in tutte le fasi della vita, evitando in particolare di consumare prodotti cerealicoli integrali non biologici.

– Evitare qualsiasi esposizione a rischio (sia madri che padri) nei periodi della gravidanza e dell’allattamento, tenendo conto che, nel corso dell’intera vita fertile, anche le esposizioni preconcezionali sono fortemente sospettate di essere importanti per la salute dei discendenti.

– Evitare il più possibile le esposizioni alimentari, residenziali, domestiche ai pesticidi da parte dei bambini.

– Evitare il più possibile le esposizioni alimentari, residenziali, domestiche ai pesticidi da parte degli animali da compagnia.

– Limitare il più possibile il consumo dei prodotti alimentari di origine animale, sia della catena terricola sia della catena acquatica.

– Lavare accuratamente o sbucciare frutta e verdura di provenienza incerta, e rimuovere sempre pelle e parti grasse dalle carni, pur nella consapevolezza che queste precauzioni non garantiscono l’eliminazione completa di eventuali contaminanti.

– Evitare l’uso di pesticidi di sintesi in ambiente domestico indoor e outdoor (per piante da interni, giardinaggio, serre, animali da compagnia, disinfestazioni, ecc.), privilegiando i mezzi manuali, fisici, meccanici, e biologici.

– Controllare con regolarità, in particolare nelle stagioni più calde, gli ambienti di vita, allo scopo di evitare l’insediamento di parassiti (pidocchi, scarafaggi ecc.).

Nel caso di utilizzo di pesticidi non sostituibile con altri metodi:

– Allontanare sempre i bambini e gli animali domestici dagli spazi trattati, e rimuovere i giocattoli e tutti gli altri oggetti di uso comune, favorendo il ricambio dell’aria.

– Non custodire pesticidi nei locali domestici, e non conservarli in luoghi alla portata dei bambini, degli ani-mali da compagnia e degli animali selvatici.

– Non usare mai contenitori di pesticidi che possano assomigliare ai contenitori di casa in cui vengono conservati alimenti o altri generi di uso comune.

– Non permettere mai che i bambini e gli animali domestici giochino o stazionino in giardini, orti, frutteti, campi coltivati (ecc.) dopo l’applicazione di pesticidi.

– Ricordarsi che i pesticidi possono risultare fatali per molti animali selvatici e sinantropi che non creano fastidi e sono anzi utilissimi nel mantenere gli equilibri ambientali, tra i quali: ragni, piccoli scorpioni, vermi, insetti, uccelli, mammiferi grandi e piccoli (compresi i roditori), anfibi, rettili, e tutte le faune acquatiche.[/box]

VIDEO DEL SEMINARIO:

DSERBANTI                      https://www.youtube.com/watch?v=Hd78bhyEdKg

DISERBANTI E OGM     https://www.youtube.com/watch?v=-UYXg3X9qwQ

 TTIP                                    https://www.youtube.com/watch?v=m8wFo1VvVJU

[button color=”red” size=”small” link=”http://www.patriziaterzoni.it/pesticidi-nelle-acque-dai-dati-ispra-un-cocktail-di-sostanze/” ]PESTICIDI NELLE ACQUE[/button]

[button color=”orange” size=”small” link=”http://www.patriziaterzoni.it/stopaldiserbo/” ]PROPOSTA DI LEGGE[/button]

[button color=”blue” size=”small” link=”http://www.patriziaterzoni.it/mozione_comune_stopdiserbo/” ]MODELLO MOZIONE PER COMUNE[/button]

[button color=”green” size=”small” link=”http://www.patriziaterzoni.it/mozione_regione_stopdiserbo/” ]MODELLO MOZIONE PER REGIONE[/button]

10446592_732423536845763_3415029637199725859_n

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.